Le famiglie romane ed il condominio
Nell'ultimo periodo i condominii sono al centro dell'attenzione e Tecnoborsa affronta questo tema a un anno di distanza dall'entrata in vigore della nuova riforma. L'Indagine 2014 che riguarda le famiglie italiane e il proprio condominio è stata incentrata sull'assemblea come organo principe delle decisioni condominiali e sull'amministratore del condominio come figura centrale e garante della buona conduzione amministrativa e non solo dello stabile a lui affidato; inoltre, è stato condotto un apposito approfondimento sulle famiglie romane.
Circa il 40% delle famiglie italiane vive in abitazioni facenti parte di un condominio e si tratta, dunque, di una realtà molto diffusa sul nostro territorio; a Roma il fenomeno riguarda il 32,2% delle 650 famiglie intervistate e il dato risulta più basso perchè, probabilmente, incidono una forte presenza di edilizia popolare e un hinterland con edifici di piccolo taglio.
Per quanto concerne più da vicino la vita condominiale l'organo preposto per tutte le decisioni è l'assemblea di condominio che di solito si riunisce una volta l'anno per l'approvazione del bilancio ma può essere convocata più volte, eventualmente anche in seduta straordinaria; a tal proposito è risultata prevalere la singola convocazione nel 41,1% dei condominii, il 30,4% nel caso di doppia convocazione e il 28,5% per i casi più frequenti. Quanto a tale frequenza a Roma i valori sono rispettivamente: 43,5%, 26,3% e 30,1%.
Anche la partecipazione dei condòmini risulta assidua per oltre il 50% delle famiglie intervistate, ma c'è circa un quarto che frequenta sporadicamente e un ulteriore quarto che si segnala per assenza. A Roma i dati sono piuttosto simili.
Il 18 giugno 2013 è entrata in vigore la nuova riforma del condominio e, a circa un anno di distanza, solo il 48,9% delle famiglie ha dichiarato di conoscerla; anche a Roma sono il 49,8%.
Fonte: NewsPages
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