Commercio: sì alla liberalizzazione

13.11.2013 15:33

L'Ance spiega che «il TAR Lombardia (Milano) con la sentenza della sez. I, 10 ottobre 2013, n. 2271, dando applicazione alla Direttiva comunitaria 123/2006 sui servizi privati cd. "Bolkenstein", al d.lgs. 59/2010 che l'ha recepita e al decreto legge 201/2011, ha annullato un piano urbanistico comunale nella parte in cui prevedeva un divieto incondizionato di medie aperture di vendita di superficie superiore a 600 mq».
In particolare, il TAR - spiega l'Ance -, dopo aver ripercorso l'evoluzione normativa della disciplina nazionale in materia di commercio dagli anni '70 del secolo scorso ad oggi, ha evidenziato che con l'entrata in vigore della Direttiva 123/2006 - volta alla riduzione dei vincoli procedimentali e sostanziali gravanti sul settore dei servizi privati, nell'ambito del quale rientra anche il commercio - l'iniziativa economica non può più, di regola, essere assoggettata a limitazioni e restrizioni, se non per motivi di interesse generale e comunque le misure restrittive della libertà d'impresa devono essere adeguate e proporzionate agli obiettivi perseguiti.
«Da ciò deriva che sono da considerarsi abrogate - continua l'Ance -, in quanto illegittime, le prescrizioni della pianificazione urbanistica che dispongono limiti o restrizioni all'insediamento di nuove attività commerciali in determinati ambiti territoriali qualora non risultino correlati e proporzionati ad effettive esigenze di tutela dell'ambiente urbano o afferenti all'ordinato assetto del territorio sotto il profilo della viabilità, della necessaria dotazione di standard o di altre opere pubbliche.
Inoltre, i provvedimenti legislativi attuativi della Direttiva non dispongono solo per il futuro ma incidono anche sulle norme regolamentari e sugli atti di pianificazione già adottati in passato e incompatibili con i nuovi principi, disponendone l'abrogazione qualora le regioni o gli enti locali non provvedano alla loro revisione entro un certo termine».
Sulla base di queste argomentazioni il TAR, avallando i provvedimenti legislativi di liberalizzazione dell'iniziativa economica, ha accolto il ricorso di una società che si era vista negare l'autorizzazione all'ampliamento (da 600 a 804 mq) della propria struttura di vendita.

Articolo NEWSPAGES